- Requisiti di accesso alla rete Psicoterapia Aperta:
- Iscrizione all’Ordine degli Psicologi Regionale.
È indispensabile fornire numero e data
di iscrizione all’Ordine Regionale di appartenenza;
- Iscrizione all’ENPAP;
È indispensabile fornire numero di matricola di iscrizione
all’ENPAP;
- Il professionista aderente non deve avere procedimenti disciplinari/deontologici in
corso;
- Il professionista deve avere un minimo di 5 pazienti già attivi nella propria attività
privata.
Questo numero minimo non conteggia altre attività non legate ad attività
privata: volontariato, etc.;
- Il professionista deve leggere attentamente l’attuale Carta di Intenti ed aderirvi
cliccando sul bottone relativo all’adesione.
- Criteri di adesione e partecipazione nella Rete Psicoterapia Aperta
Ogni professionista per poter aderire alla rete di Psicoterapia Aperta è tenuto ad osservare i
seguenti criteri:
- Tetto massimo di pazienti low cost per la Psicoterapia e Psicologia
Clinica
- Da 5 a 10 = 1 Paziente low cost
- Da 10 a 15 = 2 Pazienti low cost
- Da 15 a 20 = 3 Pazienti low cost
- Da 20 a 25 = 4 Pazienti low cost
- Da 25 a 30 = 5 Pazienti low cost
- Oltre 30 = 6 Pazienti low cost
- Fasce tariffarie:
Ogni professionista per poter aderire alla rete di Psicoterapia Aperta può scegliere una
o più
fasce
tariffarie.
È possibile variare la propria fascia tariffaria. Questa opzione esclude l’aumento
della
fascia tariffaria per le terapie già in corso cominciate con una certa fascia
tariffaria.
Le opzioni per quanto riguarda la Psicoterapia e la Psicologia Clinica sono:
- Individuale: 25€ – 30€ – 35€ – 40€
- Gruppo: 15€ – 20€ – 25€ – 30€
- Coppia e Famiglia: 40€ – 45€ – 50€ – 60€
La tariffa si riferisce ad una prestazione unitaria intera di incontro/seduta di
psicoterapia o di servizio di psicologia, non differente in nulla da altra prestazione a
tariffa piena. Le opzioni riguardanti i tariffari low cost di tutti gli altri servizi
psicologici, s’intende la tariffa minima prevista dal nomenclatore
dell’Ordine Nazionale degli Psicologi.;
- Norma di accoglienza richieste e valutazione condizione di difficoltà economica del
paziente
Il professionista che riceve la richiesta di colloquio da un paziente è tenuto a riceverlo in
tempi
possibilmente brevi e a concordare con lui la fascia tariffaria più opportuna concedendogli lo
stesso trattamento metodologico (durata oraria, frequenza, setting e metodologia) riservato agli
altri pazienti a tariffa piena. Qualora l’incontro non dovesse aver esito positivo e il paziente
non
si fosse trovato a proprio agio, e il paziente non dovesse cominciare un percorso, sarà cura del
professionista rimandarlo alla consultazione dell’elenco dei professionisti ancora disponibile
all’accoglienza.
La valutazione relativa all’effettiva insolvenza di una tariffa piena
non sarà effettuata
tramite
richiesta ISEE (illegittima da parte di un privato) ma tramite accurata
intervista clinica e
raccolta di specifiche informazioni relative alla situazione
socio-economico-lavorativa-familiare
del paziente. Durante il primo/i primi colloqui sarà cura del professionista acquisire le
informazioni necessarie per poter erogare correttamente il tariffario low cost.
- Criteri di esclusione dalla Rete Psicoterapia Aperta
È motivo di esclusione automatica l’inosservanza di ciascuno di questi criteri di accesso
e
partecipazione.
Riassumendo, si viene esclusi dalla Rete Psicoterapia Aperta se:
- Il professionista non possiede o perde ogni requisito di accesso: iscrizione Ordine,
Enpap,
non
ha già almeno 5 pazienti in attività privata, ha procedimenti disciplinari/deontologici
in
corso.
- Il professionista non rispetta i parametri relativi al tetto massimo proporzionale di
pazienti a
tariffa low cost, se quindi eccede in numero di pazienti low cost (procacciamento
indebito di
pazienti o autosfruttamento)
- Il professionista non rispetta le fasce tariffarie (in alto o in basso) concordate
- Il professionista non garantisce ai pazienti low cost medesima qualità professionale, di
tempo,
di metodo, di frequenza etc. dei pazienti a tariffa piena.
Precisazioni importanti
- No beneficienza;
- No autosfruttamento;
- No procacciamento pazienti;
- No concorrenza sleale/No al mercato professionale alterato;
- No alla svalutazione/svendita della professione.
No beneficienza.
I professionisti aderenti alla rete di Psicoterapia Aperta pur andando incontro alle persone meno
abbienti non pensano e concepiscono il proprio intervento di rilevanza sociale come forma di
beneficienza o volontariato.
Lo pensano invece come posizione etica e deontologica oltre che
tecnicamente opportuna. Chiedere tariffe intere e inaccessibili a pazienti impossibilitati a pagare
cifre inaccessibili significa respingere la domanda di aiuto.
No autosfruttamento
Per lo stesso motivo questa comunità professionale non condivide la tentazione di alcuni colleghi di
concedere un tempo maggiore di quello indicato nel regolamento a prestazioni low cost.
Il nostro
modello di riferimento è quello delle transazioni sociali win-win, dove nessuno deve perdere nemmeno
volendolo.
La sostenibilità economica deve essere possibile sia per il paziente che per il
professionista ed è garantita dalla bassa percentuale di interventi low cost e nessun collega deve
sentirsi benefattore e salvatore di nessuno. Posizione questa fortemente contraria ad un
comportamento professionale.
No procacciamento pazienti
È assolutamente interdetta in questa comunità professionale la ricerca di nuovi pazienti
attraverso
questa l’adesione a questa rete professionale.
Questa iniziativa non ha nulla di sindacale o
corporativistico riguardo le sorti economiche degli psicologi. Non è una rete che serve ai
professionisti a cercare pazienti, ma viceversa è una rete che serve ai pazienti impossibilitati a
pagare tariffe piene a cercare professionisti validi disponibili.
Qualora si scoprissero
comportamenti di accumulo di pazienti low cost, ciò comporterebbe l’immediata espulsione del
professionista dalla rete.
No concorrenza sleale/No al mercato professionale alterato
La rete di Psicoterapia Aperta non induce alcuna corsa al low cost e non prefigura alcuna
concorrenza sleale in quanto si rivolge a fasce di persone che non accederebbero mai al mercato
privato in quanto del tutto impossibilitati a farlo.
Il tetto massimo di accoglienza di pazienti low
cost previsto dal Regolamento evita un’inflazione di richieste e non dirotta alcuna domanda a
tariffa piena. Ogni professionista aderente alla rete di Psicoterapia Aperta deve sentirsi libero di
continuare a chiedere le usuali tariffe piene a tutti gli altri pazienti solventi.
No alla svalutazione/svendita della professione
L’accettazione della domanda sociale low cost è un dato già reale ed esistente da anni da parte di
migliaia di colleghi. Finora questa capacità umana e professionale di accoglienza non ha affatto
svenduto la professione, che anzi è cresciuta ed è diventata più matura e attenta ai fenomeni
sociali che riguardano le difficoltà e i problemi dei propri pazienti.
Accettare in piccola parte la
domanda low cost non svende o svaluta la professione, casomai la rende più vicina ai problemi reali
di tutti ed aumenta il suo prestigio attraverso la propria effettiva utilità.
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