La salute mentale è una questione sempre più rilevante nella società contemporanea. Mentre sempre più individui riconoscono l’importanza di prendersi cura della propria mente, o ne sentono un urgente necessità a causa delle emergenze sociali, politiche e climatiche che sembrano non voler smettere di susseguirsi, il bisogno di servizi di supporto psicologico è in costante crescita. Tuttavia, accedere a un percorso terapeutico, può essere un ostacolo per molte persone per via dei costi di mercato delle sedute. In questa prospettiva, iniziative come Psicoterapia Aperta si sono affermate come soluzioni innovative per affrontare questo problema.
La difficoltà di accesso alla psicoterapia
Nel 2022, secondo i dati del XXII Report annuale INPS 2023, sono state presentate ben 395.000 richieste per il bonus psicologo in Italia. È un chiaro indicatore dell’ampio bisogno di supporto psicologico nel paese. Tra queste richieste, circa l’80% è stato presentato direttamente dai soggetti beneficiari del bonus, mentre il restante 19,2% è stato presentato da uno dei genitori dei beneficiari, spesso minorenni, o dai loro curatori o tutori.
Bonus psicologo: una misura insufficiente
Eppure, nonostante l’ampia domanda, solo circa il 10,5% di queste richieste, pari a circa 41.600 domande, è stato finanziato.
La selezione delle domande accettate e finanziate è avvenuta attraverso criteri che tenevano conto del valore ISEE e, a parità di valore ISEE, dell’ordine di presentazione della domanda. Questo fa emergere una realtà chiara: la necessità di supporto psicologico è vasta, ma l’accesso a questo supporto è limitato per molti a causa di barriere economiche.
Psicoterapia Aperta: quando l’unione fa la forza
In questo contesto, Psicoterapia Aperta si presenta come un faro di speranza. Questa associazione di promozione sociale ha come obiettivo principale la rendere la psicoterapia accessibile a un pubblico più ampio. La sua missione è centrata sulla riduzione delle barriere economiche, offrendo tariffe calmierate, che vanno da 25 a 40 euro all’ora, contro le 60-100 o più dei costi di mercato.
Che differenza c’è tra Psicoterapia Aperta e i vari portali di psicologia online?
La differenza di approccio tra Psicoterapia Aperta e molte piattaforme di ricerca pazienti è sostanziale: mentre quest’ultime offrono un servizio in cui mettono in collegamento terapeuti e pazienti a tariffe di mercato standard, Psicoterapia Aperta si impegna a rendere la psicoterapia accessibile a chi, semplicemente, non si vede riconosciuta la salute mentale come diritto. Inoltre, i portali di job-seeking per psicologi e psicoterapeuti, sono in genere startup digitali (cioè, imprese private che offrono soluzioni digitali per favorire i contatti). Invece, Psicoterapia Aperta, offre la possibilità di individuare professionisti soprattutto in presenza (ma c’è anche l’opzione online di riserva), grazie ad una apposita mappa di ricerca.
La mission di Psicoterapia Aperta
Sulla pagina del portale di Psicoterapia Aperta, alla voce del menù “Mission”, si può leggere quanto segue:
La rete Psicoterapia Aperta nasce dalla comune e consolidata prassi tra molti professionisti della salute psicologica che decidono ogni giorno e spontaneamente di dedicare parte del proprio tempo professionale, in ambito privato o nel sociale, a quei pazienti non in grado di sostenere le tariffe di mercato.
Una seduta di psicoterapia, mediamente di un’ora, va dai 60 ai 100 euro.
Questo significa che le famiglie in difficoltà economica, i giovani di ogni estrazione sociale senza lavoro o con lavori precari, i cittadini esclusi dal circuito lavorativo o con problematiche invalidanti, le persone comuni del ceto medio che non sostengono il costo esorbitante della vita, sarebbero fatalmente escluse dalla cura e dalla prevenzione della salute psicologica.
Insomma, a differenza di un qualsiasi altro contenitore di psicologia online, l’intento di questa associazione non ha niente a che fare col mondo del lavoro, quanto invece con una sentita e profonda missione di natura etica e sociale, dove sono i professionisti ad unirsi per aiutare da un lato, e per dare un forte segnale politico dall’altro.
Concretamente: come funziona il portale Psicoterapia Aperta?
Ogni professionista ha la libertà di segnalare la sua disponibilità e le tariffe calmierate in modo indipendente e autonomo. Queste tariffe si suddividono in quattro fasce diverse, a seconda del tipo di servizio, come specificato nella Carta d’Intenti.
Grazie a una funzione di ricerca basata su una mappa, ogni utente può individuare e contattare professionisti nella propria zona geografica. In questo modo, gli utenti possono verificare se è possibile ricevere servizi di alta qualità da parte di questi professionisti a tariffe calmierate, che sono equiparate a quelle a tariffa piena.
In aggiunta, il portale offre la possibilità agli utenti di consultare il network di organizzazioni che operano nel settore sociale e che offrono servizi a basso costo. Queste organizzazioni sono anch’esse affiliate al portale, ampliando così le opzioni di supporto disponibili agli utenti.
Nessuna ulteriore richiesta di abilitazione, nessun tipo di intermediario
Ai professionisti e le professioniste che decidono di aderire a Psicoterapia Aperta, viene richiesto di aver maturato una esperienza minima, così da poter garantire un servizio professionale alle utenze. Tuttavia, a differenza dei vari portali di psicologia online, i professionisti non dovranno fare ulteriori test o verifiche per esercitare una professione alla sono già stati abilitati per legge.
Una volta iscritta/o al portale, il rapporto col paziente verrà gestito in piena autonomia, senza alcun tipo di intermediazione. È infatti l’utente stesso che contatta il terapeuta di sua scelta, e unicamente insieme a lui/lei verranno stabilite le modalità del percorso.
Unica cosa, chi dovesse approfittare indebitamente del portale per entrare in contatto con nuovi pazienti per ragioni professionali e non etiche, richiedendo per esempio tariffe superiori a quelle previste da Psicoterapia Aperta, verrà segnalato ed espulso dal progetto (questo per evidenti ragioni, dato che è necessario garantire e preservare la finalità etica e sociale della realtà).
Conclusione
In conclusione, Psicoterapia Aperta emerge come una risposta energica all’importante bisogno di accessibilità ai servizi psicologici. Come abbiamo visto, la missione sociale di Psicoterapia Aperta consiste proprio nel colmare il divario tra coloro che hanno accesso ai servizi di salute mentale e coloro che non ce l’hanno.
La scelta tra tali opzioni rimane una decisione personale. Si rivela tuttavia essere un fatto incoraggiante vedere come già oltre 25.000 cittadini e cittadine, negli ultimi 5 anni, abbiano deciso di cercare aiuto presso questa realtà, confermandone gli intenti, la necessità, nonché l’efficacia e la crescente potenzialità d’impatto.
Sole dieci euro l’anno (che vanno a coprire i costi associativi) e poche ore al mese di lavoro da parte di ciascuno, nonché l’unione, la forza e volontà, stanno permettendo di dimostrare che si può offrire un aiuto consistente e affermare sempre più il valore sociale e politico della professione, per fare un passo in più dalla sua collocazione privata verso quella pubblica.