Psicoterapia sociale: cos’è e perché psicologi e psicoterapeuti ne possono trarre grande vantaggio professionale

La Psicoterapia sociale riguarda quell’insieme di conoscenze relative al contesto sociale, narrativo e culturale dei pazienti che, per tale ha un enorme influsso sulla psiche, ma nonostante ciò viene ancora troppo spesso sottovalutato nella sua rilevanza clinica. Ciò tende tutt’oggi a determinare un approccio individualistico sia nella sofferenza che nella terapia. Eppure gli enormi cambiamenti […]


La Psicoterapia sociale riguarda quell’insieme di conoscenze relative al contesto sociale, narrativo e culturale dei pazienti che, per tale ha un enorme influsso sulla psiche, ma nonostante ciò viene ancora troppo spesso sottovalutato nella sua rilevanza clinica. Ciò tende tutt’oggi a determinare un approccio individualistico sia nella sofferenza che nella terapia. Eppure gli enormi cambiamenti antropologici in essere ci mostrano con sempre maggiore chiarezza quello che oramai è un fatto sotto agli occhi di tutti: l’ambiente sociale e la persona si modificano l’un l’altra in un’eterna danza dialogica. Semplicemente, non si possono separare! È proprio a partire da questo nuovo sguardo che come Psicoterapia Aperta ci stiamo muovendo per innescare sempre più riflessioni sul ruolo sociale dello psicoterapeuta che, a questo punto, diventa centrale. Ne parleremo proprio in questo articolo!

Indice

Definizione, benefici e caratteristiche della Psicoterapia sociale

La responsabilità sociale e politica dello psicoterapeuta

Il portale Psicoterapia Aperta: un’iniziativa per rendere la psicoterapia accessibile

Definizione, benefici e caratteristiche della Psicoterapia sociale

Dunque, come detto nell’introduzione, quando parliamo di Psicoterapia sociale ci riferiamo anzitutto al cambio di sguardo sul paziente che qui viene visto come il frutto di un’insieme di relazioni indistricabili.

Il vantaggio per la professione

Lo studio dei determinanti sociali e la loro sapiente applicazione nella clinica aiutano le psicoterapie a sviluppare uno sguardo grandangolare e poliedrico sulla persona non più intesa come monade, bensì come intersezione e intreccio di trame personali, famigliari e storiche di cui si conosce molto poco.

Ne deriva un approccio alla psiche diverso, che in ambito clinico non può e non vuole più tralasciare quello che normalmente veniva considerato come una sorta di “background” della persona, ovvero il contesto, il cui rumore di sottofondo in qualche maniera si sarebbe dovuto placare lavorando sull’individuo.

Anzi, a guardar bene, nella Psicoterapia sociale è proprio quest’ultimo concetto di “individuo” a svanire nella sua accezione di “essere separato dal resto”.

Quanto è realistico, difatti, continuare a negare la natura olistica dell’esistenza e persino della mente umana a favore di un approccio riduzionista?

La prassi riduzionista ha avuto – e ha tutt’ora – l’enorme merito di permetterci di esplorare tramite le scienze i meccanismi della materia e della realtà.

Tuttavia, così come quando un bambino scompone un gioco per comprenderne il funzionamento, non è lasciando quel gioco poi a pezzi che la conoscenza acquisita potrà realmente esprimersi. Così facendo si finisce col confondere il sistema d’indagine con l’oggetto d’indagine.

Per il professionista il vantaggio di un simile approccio si riassume dunque nella possibilità di arricchire e rendere più efficace il proprio sguardo clinico.

L’intento della Psicoterapia sociale

Il rischio di continuare a perpetuare un approccio clinico individualistico nella psicoterapia si manifesta propriamente come un errore di sguardo, o meglio, di ampiezza dell’obiettivo prescelto: è come se si continuasse a guardare al paziente come fosse un frammento “vivisezionato” del corpo sociale, e non una parte di esso.

La Psicoterapia sociale si propone di fare proprio questo: rimettere insieme i pezzi per allargare lo sguardo sull’insieme, così da centrare poi con maggiore precisione il bersaglio.

La responsabilità sociale e politica dello psicoterapeuta

psicoterapia sociale

Cambiando lo sguardo sul paziente, cambia di rimando il ruolo dello psicoterapeuta.

Se ora il soggetto d’indagine e applicazione psicoanalitica non è più l’individuo ma la persona intesa come parte del contesto sociale, il professionista sarà chiamato a interrogarsi su quello che è il suo ruolo politico e sociale.

Quanto la psicoterapia può e deve assumersi delle responsabilità nei confronti del benessere sociale?

Che la psicoterapia funzioni è oramai un fatto ampiamente assodato. Chiaramente parliamo sui grandi numeri, dato che com’è noto l’esito dell’alleanza terapeutica tra professionista e paziente è soggetto a infinite variabili che ne possono determinare, o meno, il successo.

Rimane tuttavia il fatto che le sue prassi potrebbero rispondere con maggiore forza all’allarmante domanda latente di difficoltà psichica che deve risolversi non solo sul piano personale, ma anche a livello sistemico-sociale.

Come si potrebbe fare per permettere alla psicoterapia di esprimere questa sua grande potenzialità e quindi di manifestarsi come risorsa sociale?

Questa è una domanda molto delicata che ha essenzialmente a che fare con lo sviluppo storico-normativo della professione in Italia: di base, il problema è la sua attuale connotazione essenzialmente privatistica (ne parleremo più in dettaglio in uno dei nostri prossimi articoli).

Il portale Psicoterapia Aperta: un’iniziativa per rendere la psicoterapia accessibile

Tuttavia, da qualche parte bisognerà pur iniziare! Psicoterapia Aperta è un portale nato cinque anni fa per rendere la psicoterapia accessibile.

L’intento dell’iniziativa è quella di operare affinché sempre più persone possano avere accesso e diritto alla terapia. Certamente intercettare l’ampia domanda diffusa e latente non è cosa semplice, ma è pur sempre un primo passo.

Gli psicoterapeuti convinti della vocazione sociale della loro professione e che abbracciano lo sguardo di più ampio respiro della Psicoterapia sociale, possono iscriversi al portale con un contributo simbolico di 10€ l’anno che andrà a sostenere i costi di gestione e le attività associative.

Il sistema del portale permetterà a questo punto di creare una scheda personalizzata con descrizione, collocazione e indicazioni delle tariffe calmierate.

Gli utenti, invece, sempre tramite il portale potranno eseguire una ricerca per trovare lo psicoterapeuta a loro più vicino.

L’intento e la missione è quella di utilizzare il portale, il blog, e le varie attività e iniziative di Psicoterapia Aperta, per diffondere e avviare un crescente dibattito attorno alle istanze, potenzialità e sviluppi della Psicoterapia sociale.

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Grazie per questa opportunita’ unica. Avevo necessita’ di trovare un psicoterapeuta per intraprendere un percorso e grazie a voi penso di aver trovato quello giusto, nonostante le risorse non mi permettessero tariffe normali. Ho consigliato il sito agli amici. Molto positivo poter leggere le schede degli aderenti on line. Grazie ancora ! Cristina

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