Ha 50 anni ed è una Psicologa libera professionista specializzata in Psicoterapia Psicoanalitica individuale e di gruppo. Esercita in provincia di Palermo con tariffe adeguate al livello economico medio- basso del territorio. Crede fermamente nelle cure sostenibili.
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Roberto Pozzetti
Pratica come psicoanalista a Como. Professore a contratto di psicologia sociale all’Università dell’Insubria e di psicologia dinamica alla LUDeS Lugano, Svizzera. Membro della Scuola Lacaniana e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisi. Già Referente provinciale dell'Ordine degli Psicologi, presiede l’Associazione InOut.
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Carlotta Longhi
Psicologa psicoterapeuta, Ph.D. Socia fondatrice e Presidente della Cooperativa sociale Metamorfosi, in cui coordina il servizio di psicoterapia sostenibile e dal 2005 svolge attività clinica e di gestione. Già Consigliere Segretario dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia. E’ tra i promotori della Rete Psicoterapia Sociale.
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Maria Antonietta Chippari
Psicologa, psicoterapeuta, terapeuta EMDR. Dal 2009 svolge attività clinica come libera professionista e interventi di comunità collaborando con diverse realtà presenti sul territorio. É stata tra i promotori della Rete di Psicoterapia Aperta ed é una dei soci fondatori dell'attuale Associazione.
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Matteo Bessone
Psicologo, psicoterapeuta, co-fondatore di Sportello TiAscolto. Ha curato il libro “Un nuovo mo(n)do di fare salute” e tradotto la versione italiana de “I Determinanti Sociali della Salute Mentale” dell'OMS. Si occupa di psicoterapia critica, movimenti sociali, advocacy e salute mentale globale.
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Società capitalista e insonnia: quando lo stile di vita frenetico incide sulla qualità del sonno
Nelle società capitaliste la qualità del sonno di molte persone è andata progressivamente peggiorando. L’insonnia, non a caso, è un disturbo estremamente comune: secondo il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) negli Stati Uniti, circa un terzo degli adulti riferisce di avere problemi di insonnia occasionalmente, mentre il 10-15% soffre di […]
Nelle società capitaliste la qualità del sonno di molte persone è andata progressivamente peggiorando. L’insonnia, non a caso, è un disturbo estremamente comune: secondo il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) negli Stati Uniti, circa un terzo degli adulti riferisce di avere problemi di insonnia occasionalmente, mentre il 10-15% soffre di insonnia cronica. Ciò è principalmente dovuto a diversi fattori correlati al contesto economico, sociale e culturale, che mette costantemente alla prova le nostre dotazioni biologiche di sapiens. In questo articolo andremo a capire in che modo lo stile di vita contemporaneo, nelle società capitaliste, può compromettere il naturale equilibrio del ritmo circadiano.
Quali sono le abitudini sbagliate che vanno ad incidere sulla qualità del sonno?
Ecco alcuni dei modi in cui il capitalismo e uno stile di vita frenetico possono incidere sulla qualità del sonno:
Stress e pressioni lavorative: le società capitaliste sono spesso caratterizzate da un’elevata competitività e pressione sul lavoro. Le persone possono essere costrette a lavorare lunghe ore, affrontare scadenze stringenti e subire stress costante, il ché può rendere difficile rilassarsi e addormentarsi.
Tecnologia e connettività 24/7: in società altamente tecnologiche come quelle che stiamo vivendo, siamo costantemente connessi e disponibili. L’uso eccessivo di dispositivi elettronici come smartphone, computer e tablet prima di coricarsi o durante l’addormentamento può disturbare il ritmo circadiano e influire negativamente sulla qualità del sonno (ne abbiamo parlato in dettaglio nell’articolo Il furto dell’attenzione e del tempo nell’epoca della sorveglianza).
Ritmi di vita irregolari: uno stile di vita frenetico può portare a programmi caotici e cambiamenti costanti negli orari di sonno, soprattutto per coloro che lavorano turni o ore flessibili. Questo può causare una mancanza di regolarità nel sonno, il che può essere dannoso e compromettere il regolare riposo notturno.
Mancanza di tempo per il relax: nelle società capitaliste le persone dedicano mediamente poco tempo al riposo e al relax. Questo in genere accade perché manca il tempo (realmente) libero, in quanto anche le attività ricreative sono perlopiù organizzate e asservite alle logiche del consumismo. La mente fatica a trovare spazi liberi, non omologati, non costantemente intrisi di manipolazioni e messaggi più o meno evidenti. Tali sollecitazioni intaccano il sistema nervoso e la capacità di distendersi.
Inquinamento luminoso e acustico: le grandi città e le aree industrializzate nelle società capitaliste, sono spesso afflitte da inquinamento. Mentre nel caso dei rumori risulta piuttosto evidente a chiunque che ciò possa comportare difficoltà di riposo, nel caso dell’inquinamento luminoso ciò che accade è che si vengono a creare dei condizionamenti alla regolare produzione della melatonina da parte della ghiandola pineale. La melatonina è l’ormone che ci permette di addormentarci, e che nei secoli si è sviluppato grazie alla luce naturale e all’alternarsi sulle 24h tra luce e buio.
Cosa possiamo fare per tutelarci?
Occorre innanzitutto riprendersi il tempo derubato.
Certo, non è facile tirare il freno e fermarsi a pensare. Non lo è, soprattutto se il nostro “girare su una sorta di ruota di criceto”, ci lascia poco spazio di manovra per compiere scelte differenti.
C’è chi porta un carico di preoccupazioni molto grosso sulle spalle, come per esempio la responsabilità di mantenere una famiglia, portare avanti un’azienda, o affrontare quotidianamente un lavoro pesante e difficile.
Tuttavia, il punto è che il sonno è troppo importante. Parliamo di uno di quei limiti evolutivi propri della nostra specie di sapiens, che sono alla base nostro benessere e della nostra salute psicologica (ne abbiamo parlato in maniera dettagliata nell’articolo Quante ore di sonno necessita la mente di un sapiens?).
La prima cosa da fare è quella di passare al vaglio la propria vita e interrogarsi sulle proprie abitudini:
Qual è il mio ritmo quotidiano?
Come impegno il mio tempo?
Uso o abuso di sostanze che compromettono la mia capacità di addormentarmi?
Passo troppo tempo davanti allo smartphone o al televisore?
Ho particolari motivi di ansia o di angoscia che mi inseguono fino al letto?
Il secondo passo consiste nel cercare di cambiare e modificare quegli aspetti del nostro stile di vita dove possiamo e riusciamo a intervenire.
Ho fatto un percorso di psicoterapia con la dottoressa Oggioni. Da subito è entrata in sintonia con me. Con tanta professionalità e gentilezza, mi ha aiutata a scoprire ed approfondire alcuni aspetti del mio carattere che mi portavano insoddisfazione. Sono riuscita a prenderne consapevolezza e ad accettarli. Grazie alla dottoressa, sono cambiata e sono molto più serena! Grazie! Un grazie infinite anche a questa rete che mette a disposizione un servizio così prezioso in modo accessibile a tutti
Laura
Grazie per questa opportunita’ unica. Avevo necessita’ di trovare un psicoterapeuta per intraprendere un percorso e grazie a voi penso di aver trovato quello giusto, nonostante le risorse non mi permettessero tariffe normali. Ho consigliato il sito agli amici. Molto positivo poter leggere le schede degli aderenti on line. Grazie ancora ! Cristina
Cristina
Dopo aver passato un anno universitario bloccato a causa di attacchi di panico e di ansia, ho contattato la dottoressa Martano nella speranza di trovare aiuto e supporto per raggiungere i miei obiettivi. La dottoressa Martano non mi ha aiutato semplicemente, esplorando le mie paure conducendomi all’obbiettivo di una laurea che ormai è prossima, ma mi ha anche fornito gli strumenti per affrontare serenamente la vita di tutti i giorni. Grazie!